Intervista a Fabiana Miccoli, chef candidata alla Selezione Italiana Bocuse d’Or 2023
Ciao Fabiana, raccontaci in breve chi sei e cosa fai nella vita:
Sono Sous Cheffe Restaurant Anne-Sophie Pic Beau-Rivage Palace à Losanna, in Svizzera.
Cosa significa per te partecipare ad una gara come il Bocuse d’Or?
Il Bocuse D’Or è per tutti i cuochi interessati la più importante competizione delle arti gastronomiche a livello internazionale. È senza ombra di dubbio un passo importante nella mia vita professionale, perché avrei l'occasione di misurarmi con me stessa e con altre eccellenze del mio paese, oltre ad essere un'occasione di scambio con diversi professionisti del settore. Per me il Bocuse d’Or è sinonimo di passione e dedizione, è la possibilità di rappresentare il mio paese in uno dei più importanti concorsi gastronomici internazionali.
Hai un aneddoto particolare che ti ha portata a sognare il Bocuse D’Or, e perché hai deciso di partecipare alla Selezione Italiana?
È un sogno che ho fin da piccola, da quando ho cominciato a studiare sui manuali di cucina e di Paul Bocuse. Ho avuto la fortuna di poter assistere alla finale Bocuse 2019, mi ricorderò per sempre della concentrazione, della cura apportata al dettaglio e delle emozioni trasmesse dai candidati. Quel giorno sono rimasta colpita da quell'incredibile atmosfera, tanto da risvegliare in me la voglia di partecipare un giorno a questo concorso. Eccomi qui, dunque, pronta ad andare avanti, a mettermi alla prova con me stessa.
Tu, la tua squadra avete già partecipato precedentemente a competizioni di cucina?
Personalmente non ho mai partecipato a competizioni del genere, ma ho aiutato diverse volte dei colleghi che avevano deciso di vivere competizioni come queste; sono carica di energia, il sol pensiero mi mette adrenalina.
Come avete pensato di affrontare la Selezione Italiana Bocuse d’Or?
È un periodo sicuramente di stress e sacrificio, di molti dubbi e rimesse in discussione, ma amo arrivare a fondo alle cose che faccio, mi piace sfidare i miei limiti e mettermi alla prova sempre. Ho la fortuna di avere al mio fianco un’equipe incredibile, Kevin il mio coach e Luka il mio commis, che mi supportano e mi sopportano. Siamo una squadra solida che condivide le stesse visioni delle cose. Mi alleno, faccio sport anche per concentrarmi e avere le idee chiare.
E come immaginate di prepararvi alle selezioni europee qualora doveste passare il turno italiano?
Se mai dovessimo passare la Selezione Italiana ripartirei con lo stesso spirito di adesso, allenandomi sempre e con la stessa voglia, affrontando con coraggio e lucidità le sfide. Ci tengo molto che l’Italia arrivi a conquistare quella posizione sul podio che merita da tempo, per farò tutto il possibile.